Il ghiaccio secco è un’ottima risorsa per le spedizioni a temperatura controllata con temperature inferiori a – 20°C , ma un posizionamento scorretto può risultare dannoso.
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Mantenere le basse temperature durante i trasporti è fondamentale, ma spesso può capitare che esse siano troppo basse, mettendo a rischio l’integrità dei prodotti. Un caso è quello delle spedizioni in ghiaccio secco, durante le quali succede che la temperatura arrivi anche a -90°C.
Se avete avuto esperienze di questo tipo e siete preoccupati per la corretta conservazione della vostra spedizione, allora dovete sapere che la causa potrebbe essere la posizione del ghiaccio secco. Vediamo cosa significa.
La posizione del ghiaccio e il processo di sublimazione
A dare una risposta al dilemma delle temperature troppo basse ci ha pensato uno studio svolto da Biocair (Don Riach, Strategic Development Director, Biocair) sulle variazioni all’interno di confezioni dotate di ghiaccio secco. Durante i test, è stato notato che, capovolgendo o girando su un lato la scatola, la temperatura scendeva intorno a -90°C. Una volta riportata la scatola nella posizione originale, la temperatura si alzava, abbassandosi nuovamente ogni volta che la confezione veniva appoggiata su un lato.
Questo ha portato i ricercatori a pensare che l’effetto sia generato dallo spostamento di CO2 e ossigeno: quando la scatola è in posizione corretta, infatti, si crea uno strato di CO2 che si frappone fra il ghiaccio e l’ossigeno proveniente dall’esterno, rallentando il processo di sublimazione. Quando poi la scatola viene capovolta, tale strato si muove, permettendo il contatto tra ossigeno e ghiaccio secco, la cui sublimazione potrebbe generare l’abbassamento della temperatura.
Come gestire gli abbassamenti di temperatura
Ora che sappiamo quale può essere la causa di questi abbassamenti, è importante capire come gestirli. L’obiettivo è quello di ripristinare la situazione il prima possibile, per non lasciare esposti i prodotti a lungo a temperature troppo basse. Le misure da adottare sono fondamentalmente 2:
- Attenzione nel maneggiare le confezioni
Ovviamente, il modo migliore per evitare il rovesciamento delle scatole e il conseguente spostamento di ossigeno è maneggiarle con attenzione. Controllare che le confezioni siano posizionate correttamente e in modo saldo e che vengano mantenute verticali durante ogni passaggio logistico è una procedura o che non può mancare nella prassi aziendale.
- Monitoraggio continuo ed efficacie
Anche prestando la massima attenzione, un imprevisto può sempre capitare. Per questo motivo è necessario monitorare costantemente i contenitori con strumenti specifici, così da accorgersi per tempo di eventuali variazioni.
La soluzione ideale in questo caso è il datalogger TempTale®4 USB Dry Ice: questo registratore di temperatura, pensato apposta per le spedizioni in ghiaccio secco, può essere posizionato a diretto contatto con il prodotto, consentendo di monitorare le condizioni interne della confezione senza doverla aprire.
Ovviamente, questi due approcci devono essere combinati in modo corretto, visto che, senza un’adeguata prassi di controllo e intervento, l’utilizzo dei datalogger rischia di risultare poco efficacie.
Se volete scoprire di più sulla gestione delle spedizioni in ghiaccio secco e sull’utilizzo dei datalogger, contattateci!